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La cerimonia di Nozze nell'antica Roma -parte 3 -

Ciao e benvenuta nel mio regno :)


In questo articolo ti rivelo come iniziava il vero e proprio rito nuziale nell'antica Roma.


Te lo rivelo perché voglio farti conoscere da dove ha origine la tua Cerimonia di Nozze nel corso della quale, presto, pronuncerai il tuo fatidico SI.


Maria Squeo Wedding Supervisor & Designer

Il rito nuziale, così come molti autori romani lo descrivono, iniziava con l'arrivo dello Sposo a casa della Sposa e con la pratica di un sacrificio augurale in onore degli dei.


La Sposa riceveva in casa sua, oltre allo Sposo, anche:

  • i suoi parenti

  • i parenti dello Sposo

  • gli amici dello Sposo

e insieme, alla presenza degli aruspici, i quali avevano il compito di esaminare le interiora dell'animale sacrificato, per vedere se gli dei erano favorevoli al Matrimonio, di dieci testimoni e della massima autorità religiosa della Roma pagana (il Pontifex Maximus ed il flamine di Giove il Flamen Dialis) sacrificavano, o nell'atrio della casa oppure in un tempio vicino, un animale in onore degli dei.


L'animale sacrificato poteva essere una pecora, un bue oppure un maiale, o anche un ariete, molto dipendeva dalle disponibilità economiche della famiglia.


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Dopo il sacrificio in onore degli dei con i testimoni, che come abbiamo detto solitamente erano dieci, si apponeva un sigillo sul contratto di Matrimonio, sigillo che però non era obbligatorio, infatti poteva anche non essere presente nel contratto di Matrimonio.


Magari ti è sembrato normale leggere della presenza dei testimoni, nel corso del rito nuziale dell'antica Roma, ma voglio farti notare che ti ho appena svelato l'origine della figura dei testimoni nel rito di Nozze.


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Presenza, per altro, tutt'ora fondamentale nella cerimonia di Nozze.


Dopo il sigillo sul contratto di Matrimonio il rito continuava con gli Sposi, entrambi con la testa velata, seduti uno affianco all'altra su due sedili ricoperti di pelli di pecora, che mangiavano insieme una focaccia fatta di farro.


Il mangiare insieme era simbolo della vita coniugale.


Questo particolare sicuramente ti riporta a ciò che succede ancora oggi nel corso della Cerimonia di Nozze in chiesa, quando gli Sposi siedono vicini e mangiano il corpo di Cristo.


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Accanto alla Sposa solitamente sedeva la pronuba, ossia la matrona che aveva avuto un solo marito, pronuba dal latino pro e nubo, “favorisco le Nozze.”


La pronuba simboleggiava la dea Giunone, protettrice del Matrimonio e del parto alla quale erano dedicate le feste matrimoniali il 1° marzo.


Per cui, dopo il sacrificio agli dei e la firma del contratto di Matrimonio, firma che tutt'oggi si usa apporre, difatti corrisponde all'odierna firma dell'atto di Matrimonio, la pronuba attuava il momento più solenne del rito, ossia univa le mani destre degli Sposi.


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In pratica, la pronuba, mentre il sacerdote pronunciava le solenni formule del rito, poneva la mano destra della Sposa sulla mano destra dello Sposo, tale atto simboleggiava la volontà dei due Sposi di essere marito e moglie.


Come puoi notare ti ho appena parlato di un atto simbolico che si praticava nel corso della cerimonia di Nozze risalente all'antica Roma.


Suddetto atto simbolico svela l'origine di un gesto importante che tutt'oggi si compie durante la Cerimonia di Nozze in chiesa, quando il prete dice agli Sposi: “datevi la mano destra” e gli Sposi emozionati, mentre sorridono, si guardano negli occhi e si stringono a vicenda la mano destra.


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A questo punto gli Sposi, anticipati da un inserviente che portava il cumerus cioè un cestello contenete gli arredi sacri, facevano insieme il giro dell'altare.


La cerimonia si concludeva con le grida di felicità dei parenti verso gli Sposi con l'esclamazione augurale Feliciter: “la felicità sia con voi" equivalente del nostro: "evviva gli Sposi."


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Dopo il rito iniziavano i festeggiamenti con la cena nuptialis, ovvero il banchetto di Nozze pagato interamente dal padre della Sposa.


Il banchetto di Nozze solitamente si protraeva fino al tramonto.


Ebbene è evidente come la cena nuptialis dell'antica Roma sia l'origine dei nostri banchetti di Nozze.


Difatti, anche oggi, dopo l'avvenuta celebrazione della Cerimonia di Nozze, si usa festeggiare felicemente la coppia di Sposi con un banchetto di Nozze che si protrae fino a tarda sera, vero?


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Al termine del banchetto di Nozze la Sposa veniva portata nella casa maritale in un corteo gioioso composto da suonatori di flauto e canti festosi.


In testa al corteo si trovavano tre amici dello Sposo di cui uno portava una torcia fatta con rami di biancospino (spina alba), simbolo di fecondità e che sarebbe servita ad accendere il nuovo focolare domestico.


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Gli amici dello Sposo avevano l'incarico di fingere il rapimento della Sposa, in ricordo del ratto delle Sabine.


Il corteo festoso era seguito da tutti i parenti e gli amici che portavano dei doni per la coppia, c'erano anche le ancelle ed un ragazzetto, il camillus che portava un vaso colmo di giochi augurio per la nascita di futuri figli.


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Ma cosa ti ricorda questo corteo nuziale gioioso composto da suonatori?


Se non lo sai te lo dico io.


Il corteo nuziale gioioso è precisamente l'usanza tutt'oggi diffusa in molte zone d'Italia.


Devi sapere che in molte città dopo la cerimonia tutti gli ospiti, in coda agli Sposi, si mettono in macchina e formano un corteo nuziale per raggiungere il luogo in cui avviene il banchetto di Nozze mentre suonano allegramente il clacson delle auto in segno di gioia e felicità.


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In ultimo, arrivati alla casa maritale il marito, ricordando ancora il ratto delle Sabine, prendeva la moglie in braccio per farle varcare la soglia di casa, in questo modo le evitava d'inciampare in quanto, l'inciampare nella soglia della casa maritale, era considerato segno di cattivo auspicio.


Eccoti svelato anche il vero motivo per cui ancora oggi lo Sposo usa prendere in braccio la Sposa prima di entrare nella loro nuova casa.


Mentre il marito prendeva in braccio la moglie per farle varcare la soglia della casa maritale, provvedeva anche a consegnarle:

  • le chiavi di casa

  • l'acqua

  • il fuoco

considerati tutti simboli degli elementi indispensabili alla vita.


In casa entravano anche tre amiche della Sposa, due di loro portavano dei simboli delle attività casalinghe e cioè la conocchia ed il fuso e l'altra, la pronuba, accompagnava la Sposa in camera da letto, dove il letto nuziale era ornato di porpora..


A questo punto lo Sposo spogliava la Sposa del suo mantello e le scioglieva il nodo d'Ercole, con tale gesto tutti dovevano congedarsi e andare via.


Il giorno dopo la Sposa vestiva per la prima volta gli abiti matronali e riceveva da suo marito diversi regali inoltre si continuavano i festeggiamenti con un nuovo banchetto, questa volta riservato solo ai parenti.


Ancora oggi lo Sposo usa fare regali di Nozze alla Sposa, a dire il vero oggi gli Sposi si scambiano a vicenda i loro regali personali.


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Infatti, molte coppie il giorno dopo il Matrimonio s'incontrano a pranzo con parenti e amici stretti per parlare del giorno felice appena trascorso.


Come vedi adesso finalmente tutto ha un senso.


Tutti i gesti e le tradizioni che compi nel corso del giorno delle tue Nozze ha un motivo, un vero significato.


Dunque, adesso sei davvero pronta a prendere in mano le redini del giorno più bello della tua vita per organizzarlo e viverlo in grande stile, così come hai sempre sognato.


Dunque, dedicati al giorno più bello della tua vita immersa nella bellezza e nella meraviglia e, se ti serve aiuto, allora puoi contare su di me e sul mio Organozze, disponibile anche in versione Kit!


Un abbraccio favoloso.


Maria

Kit Regina del Si - by Maria Squeo Wedding Supervisor & Designer


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